Prima di partire, fai in modo che i tuoi titoli e i tuoi certificati siano riconosciuti all’estero.

Se stai programmando di trasferirti all’estero per studio o per lavoro, è probabile che ti serviranno documenti importanti come certificati anagrafici, atti notarili e giudiziari, titoli di studio o attestati conseguiti, patenti di guida o altro. Per iscriverti ad un’università o chiedere l’abilitazione per svolgere una professione, ad esempio, dovrai fare in modo che il tuo titolo di studio venga riconosciuto dalle autorità estere competenti.

Se si vuole far valere un documento italiano all’estero, sarà necessario che le autorità competenti ne confermino l’autenticità. Ti sembra complicato? In effetti, non è una procedura semplicissima e a seconda delle necessità, del Paese di destinazione e della lingua, potrebbe essere necessaria una traduzione giurata, la legalizzazione oppure un’annotazione speciale chiamata apostille. Vediamo insieme in cosa consistono queste tre procedure e cosa fare per ottenerle.

Traduzione Giurata

La traduzione giurata è una traduzione ben fatta che riproduce esattamente gli aspetti formali e contenutistici di un testo in una lingua straniera. Il traduttore può essere un traduttore madrelingua oppure un traduttore professionista iscritto all’albo dei tecnici del Tribunale di competenza o all’Associazione Periti ed Esperti della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato competente. Con la traduzione giurata, detta anche asseverata, il traduttore certifica con la sua firma la correttezza e validità della traduzione presso il Tribunale, prestando giuramento davanti al Cancelliere.

Legalizzazione

Se il documento è destinato all’estero, la traduzione giurata deve anche essere legalizzata. Il funzionario giudiziario o pubblico ufficiale dell’autorità competente appone la sua firma e timbro e conferma l’autenticità e il valore legale del documento nel paese di destinazione. Per alcuni Paesi è necessaria una seconda procedura di legalizzazione da parte dalle rappresentanze diplomatiche o consolari competenti da parte dello Stato di destinazione. La procedura di legalizzazione viene svolta dalle autorità preposte. Nello specifico, per gli atti giudiziali è competente la Procura della Repubblica, mentre per tutti gli altri atti è competente la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo territorialmente interessata.

Apostille

La legalizzazione è un processo piuttosto lungo che richiede una traduzione giurata e un passaggio (in alcuni casi doppio) presso le autorità governative. Più breve e snella è la procedura per ottenere l’apostille (o postilla in italiano) su un documento poiché non richiede la legalizzazione da parte del consolato del Paese di destinazione. L’apostille è un timbro speciale che sostituisce la legalizzazione e attesta l’autenticità degli atti pubblici presso un Paese estero. Il documento certificato con l’apostille viene riconosciuto come autentico nei 115 Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961 sull’abolizione della legalizzazione degli atti pubblici. L’apostille contiene 10 punti indicanti il nome, l’ufficio e la qualifica del funzionario che lo sta compilando. In quanto documento riconosciuto a livello internazionale, viene spesso rilasciato in versione già multilingue.

Come ottenere l’apostille?

A seconda della tipologia di documento, l’apostille va richiesta in Prefettura o in Procura. Per i documenti anagrafici, personali, titoli di studio ecc. viene rilasciata dalla Prefettura; mentre gli atti emessi da un Tribunale o un notaio o dalla Procura vengono apostillati dalla Procura. Bisogna considerare che a seguito dell’emergenza Covid, il servizio è attualmente disponibile solo tramite posta, visto che l’accesso diretto al pubblico è sospeso. Per richiedere l’apostille su un documento bisogna dunque inviarlo all’autorità competente tramite posta ordinaria o raccomandata, avendo cura di specificare lo Stato di destinazione e di allegare una busta affrancata e indirizzata e le marche da bollo necessarie. Per alcuni Paesi dell’Unione Europea che hanno aderito alla Convenzione di Bruxelles del 1987 vige l’esenzione della legalizzazione dei documenti, per cui non sono necessari né legalizzazione né apostille. L’elenco completo dei firmatari di questa convenzione è disponibile a questo link.

Come abbiamo visto, i preparativi burocratici in vista di un viaggio di studio o un trasferimento all’estero non sono da sottovalutare, specie se ci si reca in un Paese extra UE. A seconda delle esigenze e delle richieste nel Paese di destinazione, potrebbe essere necessario far tradurre, legalizzare o apostillare più documenti: titoli di studio, certificati di nascita, matrimonio, documenti per la circolazione dei mezzi, attestati lavorativi, ecc. È inoltre importante assicurarsi che i documenti contengano tutte le informazioni richieste dall’ente straniero. Ad esempio, sul certificato di nascita italiano non ci sono alcuni dati presenti sui certificai di altri Paesi, come i nomi dei genitori. Per questo è necessario richiedere, invece, un estratto di nascita.

Nonostante gli accordi internazionali tendano alla semplificazione, le procedure per l’autenticazione dei documenti sono ancora soggette a passaggi burocratici che richiedono inevitabilmente del tempo. Per semplificare e velocizzare questi passaggi, oltre al rilascio visti, offriamo anche servizi di traduzione giurata, legalizzazione e apostille, occupandoci di tutto l’iter dalla traduzione alla riconsegna del documento legalizzato o apostillato. Per maggiori informazioni, contattaci tramite il form oppure scrivi direttamente a info@visapassport.it.

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